Presentazione

Il programma del Dottorato di ricerca in Scienze linguistiche, in convenzione tra le Università degli studi di Bergamo e di Pavia, offre una formazione altamente specializzata nell’ambito della linguistica teorica, applicata, delle lingue moderne e delle relative filologie. Il corso è articolato in tre curricula, coerenti con i settori disciplinari dei docenti che partecipano alle attività scientifiche e didattiche:

 

  1. Linguistica generale, tipologica e storica, tradizioni filologiche
  2. Linguistica applicata, computazionale e delle lingue moderne
  3. Sociolinguistica e pragmatica

 

Collegio dei docenti: è costituito da specialisti appartenenti alle due università in convenzione e ad altre università italiane ed estere.

Percorso formativo: è caratterizzato da una forte componente interdisciplinare e internazionale e prevede prolungati soggiorni di ricerca all’estero, presso istituzioni specializzate sui temi dei dottorandi. Oltre a seguire i corsi e i seminari che verranno loro indicati, i dottorandi condurranno un lavoro di ricerca, elaborando una tesi sotto la guida di un docente appartenente a una delle università convenzionate e con il supporto degli altri membri del Collegio.

Durata: tre anni.

Borse: sette, di cui una finanziata dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere dell’Università degli Studi di Bergamo nell’ambito del progetto Dipartimento di Eccellenza per tematiche legate alle digital humanities o agli studi sulla traduzione.

Ammissione: i candidati dovranno presentare il proprio curriculum studiorum, eventuali pubblicazioni e un progetto di ricerca su una tematica pertinente agli ambiti disciplinari del corso. È richiesta la conoscenza della lingua inglese e di un’altra lingua straniera almeno al livello B2 QCER.

Sbocchi occupazionali: gli addottorati potranno intraprendere la carriera accademica (per la quale il dottorato di ricerca è condizione necessaria); svolgere attività di ricerca filologica e linguistica in enti, istituzioni e fondazioni nazionali e internazionali; lavorare come mediatori linguistici e culturali in organismi nazionali e internazionali; avere accesso a vari ambiti professionali che richiedono elevate competenze nella critica testuale e nelle tecnologie del linguaggio e dell’informazione (con particolare riguardo alla ricerca quantitativa su corpora, alla preparazione di corpora annotati a vari livelli, al trattamento e allo sviluppo di banche-dati linguistici); trovare occupazione presso case editrici, redazioni giornalistiche, centri culturali, biblioteche.